Titolo FCA: analisi mercato azionario italiano
Su FCA è brutto e odioso dire l’avevo detto proprio in questo caso sono costretto a dirlo perché il titolo FCA, che già da tempo apprezzavo e seguivo, ma non perché fossi particolarmente bravo o altro, ma perché semplicemente era nell’aria che l’operazione straordinaria si doveva fare.
Era evidente che l’apertura che c’era stata e poi la chiusura anche spinta diciamo da una non grande volontà del governo francese di chiudere l’accordo con Peugeot, aveva però manifestato la voglia degli Agnelli di aprirsi e di fare questa scelta strategica di trovare degli accordi.
Quindi questo accordo poi trovato con Peugeot non mi ha sorpreso francamente era nell’aria e comunque secondo me impatterà nel medio lungo termine in maniera molto positiva sul titolo.
Quindi un titolo FCA che adesso nel breve sta soffrendo perché dai massimi che ha toccato il 12 novembre a
14,76 adesso sta venendo giù in maniera piuttosto decisa e quindi nel breve c’è da soffrire ma nel medio lungo termine ritengo che questa accordo con Peugeot faccia assolutamente bene perché il mercato dell’auto è un mercato peculiare e quindi può essere un modo giusto di decidere come investire soldi.
C’è bisogno di grandi masse di grandi accordi fra le case per essere competitivi perché oggi progettare e realizzare un modello nuovo ha dei costi esorbitanti e se viene fatto in sinergia con altre case con degli accordi sicuramente è quella strada migliore.
FCA è un po’ dietro da questo punto di vista non è al passo cioè non è esattamente allineata ai leader su ibrido elettrica e quant’altro e quindi lì c’è qualcosa da recuperare e bisogna anche vedere lì come si vede
il mondo: fra dieci anni le auto a consumo di idrocarburi spariranno?
Se sì effettivamente allora bisogna fare un ragionamento un po’ più di lungo ma insomma questo è di lunghissimo di lungo termine e ritengo che ha senso tenerlo in portafoglio.